Fibrosi cistica e Vaccini Covid-19, presentazione interrogazione alla Camera
Con un’interrogazione a risposta scritta presentata alla Camera, l’On. Bignamini ha chiesto al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro della Salute se il Governo intenda adottare tempestivamente iniziative finalizzate ad inserire nelle categorie prioritarie per l’accesso ai vaccini anti-Covid anche i genitori e/o i caregiver familiari dei pazienti fibrocistici di età inferiore ai 18 anni, ai quali per motivi anagrafici non può essere somministrata la vaccinazione.
Segue il testo integrale dell’interrogazione a risposta scritta.
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
la Fibrosi Cistica è una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva e coinvolgimento sistemico, che colpisce principalmente l’apparato respiratorio e intestinale. La fibrosi cistica è la principale causa di malattia respiratoria cronica nel bambino ed è responsabile della maggior parte delle insufficienze pancreatiche nell’infanzia. È inoltre responsabile di molti casi di disidratazione con perdita di sali, poliposi nasale, pansinusite, prolasso rettale, pancreatite, colelitiasi, epatopatia cronica e diabete;sebbene grazie agli enormi progressi compiuti dalla medicina l’aspettativa di vita delle persone affette da questa malattia sia notevolmente aumentata, anni fa si attestava intorno ai 5 anni di età;oggi più del 50 per cento dei pazienti supera l’età adulta, 18 anni; secondo alcune previsioni entro il 2025 si potrà raggiungere il 75 per cento;la popolazione di pazienti affetti da fibrosi cistica è ancora in larga parte pediatrica: dagli ultimi dati disponibili risulterebbe che su 5.565 pazienti censiti in Italia, l’età mediana sia pari a 21,4 anni; l’età mediana al decesso sia di 34,7 anni ed il 42,9 per cento abbia meno di 18 anni;l’aggiornamento del piano nazionale vaccini presentato in Conferenza Stato-regioni straordinaria il 9 febbraio 2021, recependo le indicazioni della Lega italiana fibrosi cistica onlus, ha inserito le persone con fibrosi cistica nelle categorie prioritarie per l’accesso ai vaccini anti-Covid nella fase 2 della campagna vaccinale in quanto ritenute «estremamente vulnerabili»;secondo le valutazioni dell’Aifa gli unici due vaccini attualmente somministrabili ai soggetti fragili sono Pfizer-Biontech e Moderna: il primo è autorizzato per persone di età pari o superiore ai 16 anni, il secondo per persone di età pari o superiore ai 18 anni e pertanto ad oggi sono tantissimi i pazienti che, essendo in età pediatrica, non possono essere vaccinati;va preso atto che l’unica alternativa al momento praticabile, al fine di tutelare e proteggere nel miglior modo possibile i minori fibrocistici, è quella di riconoscere il diritto alla priorità vaccinale ai loro genitori e agli altri familiari conviventi, come già espressamente previsto per i pazienti onco-ematologici e per altre categorie di «persone estremamente vulnerabili», quali i soggetti colpiti da malattie autoimmuni ed i pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive –:
se il Governo intenda adottare tempestivamente iniziative al fine di implementare il piano vaccinale emanato per la fase 2 della campagna vaccinazioni, inserendo nelle categorie prioritarie per l’accesso ai vaccini anti-Covid anche i genitori e/o i caregiver familiari dei pazienti fibrocistici di età inferiore ai 18 anni, ai quali per motivi anagrafici non può essere somministrata la vaccinazione, al fine di garantire loro la massima protezione e colmare una lacuna che crea di fatto una discrepanza di trattamento rispetto ad altri soggetti parimenti ricompresi nella categoria di «persone estremamente vulnerabili». (4-08456).